venerdì 14 giugno 2013

una breve panoramica su Dystopian Wars

Dystopian Wars è un set di regole per battaglie navali e terrestri in scala 1:1200, prodotto dalla Spartan Games, publisher inglese noto per i giochi Firestorm Armada e Uncharted Sea, con cui Dystopian Wars condivide numerose meccaniche.
Il gioco è ambientato nel 1870, sebbene non sia il 1870 che conosciamo, in quanto la tecnologia, anche grazie a ritrovamenti di manufatti alieni di potenza inimmaginabile, è notevolmente più avanzata rispetto a quella esistente in quegli anni.
Le principali nazioni (che risultano pressoché coincidenti con quelle effettivamente esistenti nella realtà) si trovano, per una ragione o per l'altra, sul punto di scatenare un conflitto armato su scala mondiale, che per molti aspetti ricorda i due conflitti effettivamente occorsi nel secolo successivo.
Il background del gioco è davvero intrigante e molto ben scritto. La Spartan Games è riuscita  a creare una storia interessante, coerente e che promette di evolversi in maniera imprevedibile: non esiste una fazione "buona" da far vincere ad ogni costo, bensì nazioni, ciascuna coi propri obiettivi strategici, che lotta per la propria sopravvivenza!
Le miniature (prevalentemente in resina) sono ottimamente realizzate, semplici da montare e da dipingere, ricchissime di dettagli. Chi conosce solo la resina della Games Workshop (il famigerato "finecast"), non deve preoccuparsi: il materiale è di qualità decisamente superiore, non presenta quasi mai imperfezioni, né bolle, né linee di fusione. Anche nel "peso" mi ricorda la resina Forge World.
Dulcis in fundo, il prezzo: senza entrare troppo nel dettaglio, si può tranquillamente dire che con 70-100 euro è possibile farsi una flotta (parlando del navale) da 1000-1250 punti, ovvero i punteggi a cui si riesce a fare una partita nell'arco di una serata.

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